VALLE PO
- (prov. Cuneo) - Piemonte - Italia
|
|
Trekking nelle Valli del Monviso
GIRO DEL MONVISO
in 5 tappe di escursionismo tra
I RIFUGI del MONVISO
|
|
|
tratto da:
MONVISO Alp Grandi Montagne n. 16, CDA &Vivalda editori, pp. 110-112.
riveduto da Andrea Sorbino - Rifugio "Vitale Giacoletti"
INTORNO AL MONVISO :
L'anello di più tappe attorno al Monviso, con i suoi modesti dislivelli e le diverse prospettive sugli affascinanti profili del "Re di Pietra", si presenta come uno dei più spettacolari trekking d'alta quota d'Europa.
Il giro domina, con vasti panorami, tre valli diverse - Po, Varaita, Guil - e consente di ammirare il Viso in tutta la sua imponenza: dal triangolare versante settentrionale con il celebre scivolo di ghiaccio violato la prima volta dal rev. Coolidge nel 1881, affiancato dal trapezio del Visolotto, al versante occidentale accompagnato dal bellissimo Dado del Viso di Vallanta, alla parete orientale con la famosa cresta est caratterizzata dal Torrione di St. Robert.
Ma è tutto il regno del Monviso che scorre davanti agli occhi dell'escursionista in un fantastico viaggio in cui al paesaggio aspro e severo delle ardite pareti rocciose del massiccio meridionale si alternano i laghetti cristallini dai riflessi verde-azzurro del Vallone delle Giargiatte, i contorti pini cembri del bosco dell'Allevé cui seguono gli splendidi specchi d'acqua dell'alta Valle Po, il panoramico "Sentiero del Postino", lo storico Buco di Viso, i vasti spazi del Queyras e l'eccezionale belvedere della Cima Losetta.
Il Giro del Monviso pare sia stato scoperto dal professore inglese James David Forbes, che lo compì per primo nel 1839 in compagnia del cacciatore Rey di Abriès in funzione di guida, impiegando circa 14 ore. Alcuni escursionisti, emuli del primo viaggiatore, preferiscono effettuare le 12-14 ore di cammino in una sola giornata, ma se la scelta di Forbes fu in parte obbligata perché non esistevano rifugi, ora proprio la loro presenza permette di scandire liberamente le tappe.
Il giro classico si compie normalmente in cinque giorni, riducibili in base all'allenamento e al tempo disponibile; i punti di partenza possono essere Castello di Pontechianale per la Valle Varaita, Pian del Re e Oncino per la Valle Po, la Roche Ecroulée per la Valle del Guil.
I punti di appoggio sono rappresentati dai rifugi: Alpetto, Giacoletti, Mont Viso, Quintino Sella, Vallanta.
Nell'itinerario che proponiamo, abbiamo suddiviso le tappe fra ciascun rifugio, lasciando agli escursionisti la libertà di sceglierne la durata e i relativi pernottamenti e il senso di marcia. Abbiamo scelto di partire da Castello in Valle Varaita perché facilmente raggiungibile anche con mezzi pubblici.
Da Pian del Re in Val Po si raggiungono in 2 ore e 30 i rifugi Sella e Giacoletti e in 3 ore e 30 il rifugio Alpetto.
Al giro classico si sono aggiunti con il tempo varianti che lo hanno allargato tanto a Nord, con l'inclusione della Val Pellice, quanto a Sud-Est e ad Ovest con il Vallone di Soustra.
E' consigliabile prenotare in anticipo i pernottamenti nei rifugi e verificare con i gestori le condizioni del percorso, considerando che a inizio stagione tratti del sentiero in quota possono essere ancora coperti di neve
|
Il GIRO di VISO in: 5 GIORNI : (quattro notti in rifugio)
1° giorno : Da Castello di Pontechianale al rifugio Alpetto oppure al Quintino Sella, per i passi di San Chiaffredo e Gallarino.
Dislivello in salita: 1200 m.
Dislivello in discesa: 500 m per l'Alpetto, 150 m per il Sella.
Tempo di percorrenza: ore 5.30-6 per l’ Alpetto, ore 5-5.30 per il Sella.
2° giorno : Dal rifugio Alpetto o dal Quintino Sella al rifugio Giacoletti, per il Colle del Viso e il Lago Chiaretto.
Dislivello complessivo in salita dall’Alpetto: 900 m (400 m dall’Alpetto al Sella + 500 m).
Dislivello in salita dal Sella: 500 m.
Dislivello in discesa: 400 m.
Tempo di percorrenza: ore 3.30-4 dall’Alpetto, ore 2-2.30 dal Sella.
3° giorno : Dal rifugio Giacoletti al rifugio Viso, per il “Sentiero del Postino” e il Buco di Viso.
Dislivello in salita: 450 m.
Dislivello complessivo in discesa: 750 m (250 m + 500m).
Tempo di percorrenza: ore 3.30-4.
4° giorno : Dal rifugio Viso al rifugio Vallanta per il Passo di Vallanta.
Dislivello in salita: 350 m + 350 m per la Losetta.
Dislivello in discesa: 350 m + 350 m dalla Losetta.
Tempo di percorrenza: ore 2.30 + 2 ore per la Losetta.
5° giorno : Dal rifugio Vallanta a Castello di Pontechianale.
Dislivello in salita: nessuno.
Dislivello in discesa: 850 m.
Tempo di percorrenza: ore 2.
|
Il GIRO di VISO in: 4 GIORNI : (tre notti in rifugio)
1° giorno : Da Castello di Pontechianale al rifugio Alpetto per i Passi di S.Chiaffredo e Gallarino.
Dislivello in salita: 1200 m.
Dislivello in discesa: 500 m.
Tempo di percorrenza: ore 5.30-6.
2° giorno : Dal rifugio Alpetto al rifugio Giacoletti per il Colle di Viso e il Lago Chiaretto.
Dislivello complessivo in salita: 900 m (400 m + 500 m).
Dislivello in discesa: 400 m.
Tempo di percorrenza: ore 3.30-4.
3° giorno : Dal rifugio Giacoletti al rifugio Viso per il “Sentiero del Postino” e il Buco di Viso.
Dislivello in salita: 450 m.
Dislivello complessivo in discesa: 750 m (250 m + 500m).
Tempo di percorrenza: ore 3.30-4.
4° giorno : Dal rifugio Viso a Castello di Pontechianale per il Passo di Vallanta.
Dislivello in salita: 350 m + 350 m per la Losetta.
Dislivello in discesa: 1200 m + 350 dalla Losetta.
Tempo di percorrenza: ore 4.30-5 + 2 ore per la Losetta.
Oppure :
1° giorno : Da Castello di Pontechianale al rifugio Sella per i Passi di S.Chiaffredo e Gallarino.
Dislivello in salita: 1200 m.
Dislivello in discesa: 150 m.
Tempo di percorrenza: ore 5-5.30.
2° giorno : Dal rifugio Sella al rifugio Viso per il “Sentiero del Postino” e il Buco di Viso.
Dislivello complessivo in salita: 950 m (500 m + 450 m).
Dislivello complessivo in discesa: 1150 m (400 m + 250 m + 500 m).
Tempo di percorrenza: ore 5.30-6.30.
3° giorno : Dal rifugio Viso al rifugio Vallanta per il Passo di Vallanta.
Dislivello in salita: 350 m + 350 m per la Losetta.
Dislivello in discesa: 350 m + 350 dalla Losetta.
Tempo di percorrenza: ore 2.30 + 2 ore per la Losetta.
4° giorno : Dal rifugio Vallanta a Castello di Pontechianale.
Dislivello in salita: nessuno
Dislivello in discesa: 850 m.
Tempo di percorrenza: ore 2.
|
Il GIRO di VISO in: 3 GIORNI : (due notti in rifugio)
1° giorno : Da Castello di Pontechianale al rifugio Alpetto per i Passi di S.Chiaffredo e Gallarino.
Dislivello in salita: 1200 m.
Dislivello in discesa: 500 m.
Tempo di percorrenza: ore 5.30-6.
2° giorno : Dal rifugio Alpetto al rifugio Giacoletti per il Colle di Viso e il Lago Chiaretto.
Dislivello complessivo in salita: 900 m (400 m + 500 m).
Dislivello in discesa: 400 m.
Tempo di percorrenza: ore 3.30-4.
3° giorno : Dal rifugio Giacoletti a Castello di Pontechianale per il “Sentiero del Postino”, il rifugio Viso e il Passo di Vallanta.
Dislivello complessivo in salita: 800 m (450 m + 350 m) + 350 m per la Losetta.
Dislivello complessivo in discesa: 1950 m (250 m + 500 m + 1200 m)
+ 350 dalla Losetta.
Tempo di percorrenza: ore 8-9 + 2 ore per la Losetta.
Oppure :
1° giorno : Da Castello di Pontechianale al rifugio Sella per i Passi di S.Chiaffredo e Gallarino.
Dislivello in salita: 1200 m.
Dislivello in discesa: 150 m.
Tempo di percorrenza: ore 5-5.30.
2° giorno : Dal rifugio Sella al rifugio Viso per il Colle di Viso, il “Sentiero del Postino” e il Buco di Viso.
Dislivello complessivo in salita: 950 m (500 m + 450 m).
Dislivello complessivo in discesa: 1150 m (400 m + 250 m + 500 m).
Tempo di percorrenza: ore 5.30-6.
3° giorno : Dal rifugio Viso a Castello di Pontechianale per il Passo di Vallanta.
Dislivello in salita: 350 m + 350 m per la Losetta.
Dislivello in discesa: 1200 m + 350 dalla Losetta.
Tempo di percorrenza: ore 4.30-5.00 + 2 ore per la Losetta.
|
Il GIRO di VISO in: 2 GIORNI : (una notte in rifugio)
1° giorno : Da Castello di Pontechianale al rifugio Giacoletti per il Quintino Sella e il Colle di Viso.
Dislivello complessivo in salita: 1700 m (1200 m + 500 m).
Dislivello complessivo in discesa: 550 m (150 m + 400 m).
Tempo di percorrenza: ore 7-8.
2° giorno : Dal rifugio Giacoletti a Castello di Pontechianale per il “Sentiero del Postino”, il rifugio Viso e il Passo di Vallanta.
Dislivello complessivo in salita: 800 m (450 m + 350 m) + 350 m per la Losetta.
Dislivello complessivo in discesa: 1950 m (250 m + 500 m + 1200 m) + 350 dalla Losetta.
Tempo di percorrenza: ore 8-9 + 2 ore per la Losetta.
Oppure :
1° giorno : Da Castello di Pontechianale al rifugio Sella per i Passi di S.Chiaffredo e Gallarino.
Dislivello in salita: 1200 m.
Dislivello in discesa: 150 m.
Tempo di percorrenza: ore 5-5.30.
2° giorno : Dal rifugio Sella a Castello di Pontechianale per il “Sentiero del Postino”, il rifugio Viso e il Passo di Vallanta.
Dislivello complessivo in salita: 1300 m (500 m + 450 m + 350 m) + 350 m per la Losetta.
Dislivello complessivo in discesa: 2350 m (400 m + 250 m + 500 m + 1200 m) + 350 dalla Losetta.
Tempo di percorrenza: ore 10-12 + 2 ore per la Losetta.
|
Il GIRO di VISO in: 1 SOLO GIORNO::
per atleti allenati in cerca di prestazioni sportive.
Dislivello complessivo in salita: 2500 m + 350 m per la Losetta.
Dislivello complessivo in discesa: 2500 m + 350 dalla Losetta.
Tempo di percorrenza: ore 12-16 + 2 ore per la Losetta.
|
prima tappa :
Da Castello di Pontechianale al rifugio Alpetto oppure Quintino Sella, per i passi di San Chiaffredo e Gallarino.
Dislivello in salita: 1200 m.
Dislivello in discesa: 500 m per l'Alpetto, 150 m per il Sella.
Tempo di percorrenza: ore 5.30-6 per l’Alpetto, ore 5-5.30 per il Sella.
|
II dislivello in salita è notevole, ma si attraversano ambienti molto belli e vari: dai pini cembri del Bosco dell'Allevè si passa alle pietraie e ai laghetti dell'alto Vallone delle Giargiatte, poi si arriva ai piedi della gigantesca parete orientale del Monviso
|
Presso la chiesa di Castello (1603 m) s'imbocca una mulattiera segnalata (Gta) che sale verso nord-est e poi entra nel Vallone di Vallanta, tagliandone a mezza costa il lato destro idrografico. Giunti a quota 1900 circa, si abbandona la mulattiera per il rifugio Vallanta e si scende a destra per attraversare il torrente su una passerella. Si passa accanto alle diroccate Grange Gheit (1912 m) e si prosegue sul sentiero segnalato che s'innalza nella boscaglia con alcune svolte, lasciando a destra una diramazione per il Bosco dell'Allevè. Dopo un tratto in salita, la mulattiera taglia lungamente a mezza costa fra i pini, fino al bellissimo Pian Meyer (2126 m), un prato punteggiato di pini dove il rio divaga formando suggestivi meandri. La mulattiera risale ora il Vallone delle Giargiatte, passando per l'ampia conca del Gias Fons (2365 m) che si apre tra la Rocca Jarea e le Rocce Meano. Innalzandosi con vari tornanti fra i detriti si raggiunge la stretta rocciosa che immette nella conca superiore. Superata la strettoia si lascia a sinistra la diramazione per il bivacco Bertoglio (2760 m). Proseguendo a destra sul sentiero segnalato si superano tre specchi d'acqua, il Lago Bertin (2701m), un laghetto senza nome e il Lago Lungo (2743 m). Poi si guadagna l'ampia depressione del Passo di San Chiaffredo (2764 m) sullo spartiacque tra Varaita e Po. La mulattiera taglia quasi in piano le pendici meridionali di Punta Trento e giunge in breve al Passo Gallarino (2727 m). Qui si gira a sinistra e si scende per una pietraia, poi si prosegue verso nord, tagliando a mezza costa le pendici orientali di Punta Trento e Punta Michelis. Seguendo i segnavia si attraversa la selvaggia conca che ospita i laghi delle Sagnette (2567 m) e si arriva in vista del Lago Grande di Viso, sovrastato dalla gigantesca parete orientale del Monviso. Si lascia il lago a sinistra e in breve si arriva al rifugio Quintino Sella (2640 m) oppure, imboccata la mulattiera che scende a destra verso Oncino si raggiunge il rifugio Alpetto (2268 m) nei pressi dell’omonimo lago.
|
seconda tappa :
Dal rifugio Alpetto o Quintino Sella al rifugio Giacoletti, per il Colle di Viso e il lago Chiaretto
Dislivello complessivo in salita dall’Alpetto:
900 m (400 m dall’Alpetto al Sella + 500 m).
Dislivello in salita dal Sella: 500 m.
Dislivello in discesa: 400 m.
Tempo di percorrenza: ore 3.30-4 dall’Alpetto, ore 2-2.30 dal Sella.
|
Breve traversata ai piedi del Monviso e dei suoi satelliti settentrionali, fra laghi, morene e residui di neve, in ambiente aspro ma aperto a oriente verso la pianura piemontese e con una superba vista sulla parete nord del MonViso.
|
Dal rifugio Alpetto (2268 m) o Quintino Sella (2640 m) si segue verso nord-ovest la mulattiera che, in lieve salita, conduce all'ampia depressione del Colle del Viso (2650 m) tra il Monviso e il Viso Mozzo. Si procede fra grossi massi, costeggiando il Viso Mozzo, poi si scende con varie svolte sulle pendici nord occidentali della Rocca Trunè. Il sentiero piega quindi verso ovest, tagliando alla base la morena settentrionale del Monviso, poi scende con altri tornanti verso il Lago Chiaretto (2261 m), dal caratteristico colore azzurro lattiginoso. Tagliando a mezza costa i ripidi pendii che sovrastano il lago, si arriva ad un bivio a quota 2310 circa. Si lascia a destra la mulattiera che scende al Pian del Re, e si prende a sinistra un sentiero che sale alla Colletta dei Laghi (2389 m). Dopo una breve discesa, il sentiero s'innalza diagonalmente, lasciando in basso a destra il Lago Lausetto, fino a incontrare a quota 2476 un altro sentiero proveniente dal Pian del Re. Salendo a sinistra fra erba e pietrame si raggiunge una spianata coperta di massi (2560 m circa, a sinistra diramazione per la punta Roma e il Passo del Colonnello). Proseguendo a destra sul sentiero principale si rimontano le ripide pendici meridionali delle Rocce Alte, poi si piega a sinistra e si percorre una conca detritica, fino al Colle Losas tra le Rocce Alte e Punta Udine, dove sorge il rifugio Giacoletti (2741m). Spettacolare la visione del tramonto sulla parete settentrionale del Monviso.
|
terza tappa :
Dal rifugio Giacoletti al rifugio Viso, per il Sentiero del Postino e il Buco di Viso.
Dislivello in salita: 450 m.
Dislivello complessivo in discesa: 750 m (250 m + 500m).
Tempo di percorrenza: ore 3.30-4.
|
L'itinerario percorre lo storico "Sentiero del Postino", nato per collegare le vecchie caserme militari delle Traversette e del Losas.
Suggestivo il passaggio dal Buco di Viso primo traforo delle Alpi datato 1478 (è indispensabile la pila per affrontare i 75 metri della galleria).
Camminatori con un minimo di esperienza alpinistica potranno affrontare anche la variante del Colle del Coulour del Porco, attrezzato con corde fisse, che permette di raggiungere direttamente il versante francese dal rifugio Giacoletti (il gestore fornirà ogni informazione)
|
Dal rifugio Giacoletti (2741 m) si scende verso nord seguendo i segnavia lungo un canalone fra detriti e nevai, fino a scorgere sulla sinistra, a quota 2500 circa l'inizio del "Sentiero del Postino". Abbandonato il sentiero che scende verso Pian del Re, si percorre l'aerea cengia erbosa che taglia orizzontalmente il versante Est della Punta Venezia. Oltrepassata la pietraia del Colour Bianco si raggiunge il Vallone delle Traversette a quota 2550 circa, dove termina il "Sentiero del Postino" (30 minuti circa). All'incrocio della mulattiera che da Pian del Re sale verso il Colle delle Traversette, la si segue verso sinistra raggiungendo la conca detritica del Pian Mait (2700 m circa), che si attraversa piegando verso sinistra con qualche saliscendi. Quindi si affronta una salita a zig-zag sul pendio detritico e si passa nei pressi della Fonte Ordi (2787 m): poco dopo si lascia a destra la traccia per il Passo Luisas e si continua sul ripido sentiero tra gli sfasciumi, raggiungendo un altro bivio. Qui si può abbandonare il sentiero che sale al sovrastante Colle delle Traversette (2950 m), per andare a destra, raggiungendo in breve l'ingresso del Buco di Viso (2882 m). L'accesso non presenta problemi dal nostro versante, ma giunti dall'altra parte spesso si dovrà salire tra la neve e la parete (se il passaggio è ancora ingombro, bisogna tornare indietro e salire al Colle delle Traversette). Usciti sul versante francese, si effettua una lunga traversata in mezza costa sotto una parete rocciosa, poi si piega a sinistra, scendendo a svolte lungo una spalla tra roccette. Usciti in una conca di pascoli sotto i ruderi delle Bergerie du Gran Vallon, si raggiunge la confluenza del sentiero che proviene dal Col Selliere, subito dopo (2465 m) si esce sul largo sentiero che collega il Belvédère du Viso al rifugio Viso: seguendolo verso sinistra (sud) con piacevole percorso pianeggiante si arriva al rifugio (2460 m).
|
quarta tappa :
Dal rifugio Viso al rifugio Vallanta per il Passo di Vallanta.
Dislivello in salita: 350 m + 350 m per la Losetta.
Dislivello in discesa: 350 m + 350 m.
Tempo di percorrenza: 2:30 ore + 2 ore circa per la Losetta.
|
Scavalcando il Passo di Vallanta si ritorna in Italia, e con una breve discesa in vista dell'imponente parete ovest del Viso si raggiunge il rifugio Vallanta. Per chi non ha fretta, è consigliabile la traversata in quota che porta al Passo della Losetta, da cui si sale all'omonima, panoramica cima.
|
Dal rifugio Viso si segue il sentiero che va in leggera discesa a mezza costa, in direzione sud sud-est, poi riprende a salire e va ad attraversare il torrente Guil (2450 m). Tenendosi ora in sinistra orografica, sale in breve al Lac Lestio (2510 m), posto in una bella conca dominata dalla cresta di Punta Roma. Costeggiata la sponda meridionale del lago, il sentiero ricomincia a salire puntando prima a ovest, poi dopo alcuni tornanti va in direzione sud-est, con una lunga diagonale su placche inclinate, finché raggiunge il Passo di Vallanta (2815 m). Dal colle (bello scorcio sul Viso) si scende nel Vallone di Vallanta, raggiungendo presto un bivio (cartelli): da qui si può continuare la discesa che porta al rifugio omonimo. Ma avendo tempo conviene seguire il sentiero di destra, che va a mezza costa, con qualche saliscendi, fino a immettersi sul sentiero che in salita conduce subito al Passo della Losetta (2872 m); dal colle una facile salita conduce sulla cima del Monte Losetta (3052 m), splendido belvedere sulla parete ovest del Viso. Dalla cima si ridiscende al Passo della Losetta e si percorre a ritroso l'itinerario di salita fino al bivio; qui si continua a scendere sul sentiero principale, raggiungendo un altro bivio (indicazioni su una pietra): seguendo il ramo di sinistra si torna al sentiero del Passo di Vallanta, da cui in breve si scende al rifugio Vallanta (2450 m); seguendo il ramo di destra si giunge a Pian Para (2350 m), dove transita la mulattiera principale tra il rifugio e Castello.
|
quinta tappa :
Dal rifugio Vallanta a Castello di Pontechianale.
Dislivello in discesa: 850 m.
Tempo di percorrenza: 2 ore.
|
Un'ultima discesa nel piacevole Vallone di Vallanta riconduce a Castello, dove si conclude il Giro di Viso.
|
Dal rifugio Vallanta si segue il sentiero che va verso sud, e si abbassa gradualmente su Pian Para (2350 m), dove c'è la confluenza con il sentiero del Passo di Losetta. Si continua verso sud, a svolte e in diagonale, sulla destra orografica del torrente, che si attraversa in prossimità del Gias d'Ajaut (2036 m, fontana della salute). Si rimane per breve tratto sulla sinistra orografica del torrente, e dopo la Grangia del Rio lo si riattraversa. Poco dopo si incontra il bivio (1900 m circa) per il Passo di San Chiaffredo, dove è iniziato l'anello. Ora non resta che percorrere a ritroso la mulattiera già seguita il 1° giorno, che in lieve discesa riporta a Castello (1603 m).
|
LE CARTE :
Istituto Geografico Centrale f. 6 Monviso 1.50.000; 6,00 €.
Istituto Geografico Centrale f. 106 Monviso, Sampeyre, Bobbio Pellice 1:25.000; 7,00 €.
Didier & Richard f. 10 Queyras & Haute Ubaye 1:50.000; 12.50 €.
Institut geograpique national, f 3637 OT Mont Viso - St. Veran - Aiguilles 1:25.000; 11,36 €
Ottima mappa per il versante francese.
Institut geograpique national
Haut Queyras - Monviso 1:25.000; 19,00 €.
Mappa aggiornata e dettagliata della zona, realizzata grazie alla collaborazione fra Cai, Caf, Ign e Igm nell'ambito del progetto transfrontaliero "Alpi senza frontiere" (purtroppo sul versante italiano non sono indicati tutti i sentieri agibili); alla mappa è allegata una guida con informazioni utili, notizie sui rifugi e la descrizione sintetica di alcuni itinerari di traversata, non sempre segnalati sul terreno.
|
tratto da:
MONVISO Alp Grandi Montagne n. 16, CDA &Vivalda editori, pp. 110-112.
riveduto da Andrea Sorbino - Rifugio "Vitale Giacoletti"