L'alta Valle Mària, caratterizzata dal gruppo Castello-Provenzale, come appare dal Lago di Saretto. Sulla sinistra (da centro foto) la Valle dell'Infernetto.
Il fascino dei giochi d'acqua della Cascata di Stroppia rende piú che mai attraente la parte iniziale del percorso.
Il Rifugio Stroppia 2260m., ideale belvedere sull'alta Valle Màira, vanta il primato di costruzione (anno 1933) dei rifugi alpini in vallata.
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Poco oltre il Rifugio Stroppia il sentiero raggiunge ed attraversa,
alla base,il salto d'acqua piú elevato della Cascata di Stroppia.
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Presso il Lago Niera 2302m.lo sguardo spazia verso levante, dal Monte Cervét 2984m. (a sinistra) al Monte Bouilliagna 2908m.; in primo
piano, ma meno elevato, appare il gruppo Castello-Provenzale unità
endemica quarzitica tra monti calcarei.
L'inizio della grande valle sospesa, il Vallonasso di Stroppia, é delimitato (a sinistra della foto) dalla Rocca Bianca 3021m. con le sue estese chine di minuti detriti.
Al centro La Forcellina 2800m.
sulla destra, il fiero Monte Sautron 3166m. con il piccolo Ghiacciaio, il più meridionale delle Alpi Cozie.
Quasi al centro del Vallonasso di Stroppia sorge l'isolone roccioso del Monte Baueria 2960m., alle cui spalle spiccano la Rocca Blancia 3193m. (a sinistra) ed il massiccio Buc de Nubiera 3215m. (a destra).
La parte superiore del Vallonasso di Stroppia offre una visione stupendamente suggestiva sulla grandiosa muraglia di roccia rossastra e verticale che, dal Brec de Chambeyron 3389m., mantenendosi ad un' altezza superiore ai 3000m., si allunga compatta per circa 2km. fino al Buc de Nubiera 3215m., rinserrando ad Ovest il Vallonasso
Brec de Chambeyron 3389m., parete Est. Questa montagna é una tra le più belle e conosciute delle Alpi Cozie meridionali. Lungo il canale che si staglia diagonalmente verso sinistra si svolge la via normalmente seguita per raggiungere la vetta.
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Il Bivacco Giuseppe Barenghi 2815m. sorge alla testata del Vallonasso di
Stroppia, leggermente a meridione del lago omonimo (il piu esteso della Valle Màira) in un ambiente grandioso, dominato dalla parete Est del Brec del Chambeyron 3389m.
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Un grande foro in roccia, con vista sulla sottostante Valle del Maurin, caratterizza la sinistra orografica della Valle dell'Infernetto. La "finestra" si apre nei pressi della cima del Monte Pertusà.
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La bella torre rossastra della Punta Dumontel 2864m.
Spicca alla confluenza dei rami orientale e occidentale dall'alta Valle dell'Infernetto.
Scendendo lungo la Valle dell'Infernetto lo sguardo viene attratto, verso S, dall'appariscente Monte Oronaye 3100m.
Quasi al termine, della Valle dell'Infernetto e del giro, il sentiero riconfluisce nella Valle del Maurin in un ambiente naturale di grande bellezza.
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Il Sentiero "Dino Icardi" al Chambeyron"
(Alta Valle Màira)
La grandiosità e bellezza ambientale, unitamente all'interesse alpinistico, fanno del Gruppo Chambeyron uno dei poli di maggior attrazione delle Alpi Cozie meridionali.
Questo itinerario a forma di anello costeggia ad oriente la cima piú elevata della Valle Màira, il Brec de Chambeyron 3389m. e porta il nome di Dino Icardi, alpinista e figlio di questa valle, prematuramente scomparso nel 1988 per malattia.
L'itinerario, prettamente di carattere escursionistico, si snoda tra monti che spesso superano i 3000m. di altitudine in un ambiente che muta costantemente sia con il progredire del cammino, sia secondo l'altitudine.
Il percorso, indicato con segnavia rettangolari di colore giallo-blu, segue vecchi sentieri che raccordano il Vallonasso di Stroppia e l'Infernetto, due tra i piu selvaggi ma affascinanti valloni della zona dove, fortunatamente, la natura é ancora intatta e come tale da conservare!
Tutto il tragitto, anche se facile, richiederà pur sempre l'osservanza di quelle norme indispensabili per affrontare con sicurezza una gita in ambiente alpino, quali: buona conoscenza della montagna, equipaggiamento adeguato, minimo di prudenza ed un buon allenamento alla cammminata.
Il periodo consigliato per compiere l'intero anello intercorre, all'incirca, tra il mese di luglio e di settembre. Il giro, ampiamente fattibile in giornata, può tuttavia venire prolungato a piacere sfruttando due rifugi ubicati lungo il suo percorso.
II sentiero ha inizio dalla Piana di Stroppia a quota 1686m. (circa 1,5 km a monte di Chiappera) in corrispondenza della confluenza, nel Torrente Màira, del corso d'acqua proveniente dalla Cascata di Stroppia. Il punto piú elevato viene raggiunto nei pressi del Bivacco G. Barenghi 2815m.; il dislivello (sia in salita, sia in discesa) é di circa 1130m.; il giro completo copre inoltre uno sviluppo di circa 15 km.
Il Percorso
Poco oltre l'abitato di Chiappera 1614m. (44 km. da Dronero), presso il Ponte Souttan, la strada di fondovalle si biforca. Si trascura il tronco principale, che prosegue sulla sinistra orografica della Valle del Maurin, per seguire la pianeggiante diramazione di sinistra che costeggia, per breve tratto, il corso idrico e quindi lo attraversa sul Ponte Soubeyran lasciando a sinistra, in raccolto e soleggiato sito, il Rifugio Campeggio Campo Base 1650m. (tel. 0171/99068) ideale sede di soggiorno ed ottima base per l'attività alpinistica nel gruppo Castello-Provenzale.
Si continua lungo la vecchia strada sterrata che sale, per circa 1,5 km., la destra orografica della Valle del Maurin fino alla Piana di Stroppia presso il ponticello detto delle Fie 1677m. nei cui pressi uno slargo permette il parcheggio degli automezzi di fronte al grande salto d'acqua della Cascata di Stroppia scendente, con un salto di 500m., dalla valle sospesa del Vallonasso omonimo. Questa cascata raggiunge il suo massimo splendore nei mesi tardo primaverili.
Poco oltre il ponticello, a 1686m., un cartello indica l'origine del sentiero.
Inizialmente esso si eleva serpeggiando verso Nord-Ovest su una conoide con radi larici; poi, con inversione a S, supera il primo salto roccioso rivolto a levante. Subito oltre questo tratto si trascura sulla destra (cartello indicatore) il vecchio sentiero che, con percorso meno agevole si destreggia lungo una placconata rocciosa. Si prosegue ora per breve tratto in leggera discesa in direzione del maestoso salto mediano della Cascata di Stroppia.
In un ambiente naturale di grande bellezza il sentiero supera, su pietroni,la rapida dell'emissario del Lac Ars, quindi sale verso Nord la china rinserrata da un lato dalla rapida e dall'altro dalla Cascata di Stroppia fino a sbucare nella verde conca sede della notevole ed ottima risorgenza, detta impropriamente Lac Ars 2050m.
Da questo ridente belvedere abbellito da rododendri si gode una dettagliata panoramica sul gruppo quarzitico Castello-Provenzale.
Oltre il piccolo pianoro della risorgenza il sentiero prosegue verso Nord-Ovest su una ripida china di franosi detriti verso la base della parete Sud-Est della quota 2653m., punto dal quale supera verso sinistra un piccolo rivolo e raggiunge la base della grande bastionata rocciosa incisa dal salto mediano della Cascata di Stroppia.
Il sentiero prosegue ora scavato nella roccia (opera del Battaglione Alpini Valcamonica, 1939-40) con un percorso alquanto suggestivo fino a sbucare sull'allungato cengione erboso ove, poco a S, sorge il Rifugio Stroppia 2260m. Questa costruzione, posta quasi sull'orlo della grande bastionata rocciosa con grandiosa vista sull'alta Valle Màira, ha la capienza di 12 posti letto, permette un buon soggiorno ed é una ottima base di partenza per le salite alle cime che coronano la parte inferiore del Vallonasso di Stroppia. Le chiavi sono depositate a Chiappera presso la Trattoria Colle Maurin (tel. 0171/99034).
Dislivello: 574m. Ore: 1,30.
Dal Rifugio di Stroppia 2260m. il sentiero si allunga in direzione Sud, supera su pietroni la base del primo salto (il piú compatto ma breve) della Cascata di Stroppia, si avvicina al complesso e tormentato versante Nord della Rocca Bianca, poi valica il piatto Passo dell'Asino 2309m. entrando nella grandiosa valle sospesa, detta il Vallonasso di Stroppia,con bellissima panoramica sulle alte cime che la rinserrano ai lati.
Con brevissima discesa il sentiero si porta presso la sponda occidentale del Lago Niera 2302m., poi si snoda sul terreno ondulato e sconvolto del lungo vallone lasciando sulla destra, annidata sotto le rocce della quota 2521m., la spartana Capanna di Stroppia 2346m. usata (un tempo) dai pastori. Poco oltre il sentiero stacca a sinistra (cartello indicatore) una traccia per La Forcellina ed il Colle della Portiola, poi volge a Nord-Ovest e si allunga lentamente nel caotico ed ampio solco vallivo fin presso i 2502m. ove dirama a destra una traccia (segn. S.19) che, con percorso un po' tortuoso, porta al Colle dell'Infernetto.
Appare ora in tutta la sua grandiosità la stupenda muraglia verticale rossastra che rinserra ad Ovest il Vallonasso di Stroppia.
II sentiero, lasciato sulla sinistra il Monte Baueria, guada il piccolo corso d'acqua del Vallonasso (in secca nei mesi estivi) e raggiunge il verde pianoro ove confluisce il valloncello di Nubiera (cartello indicatore). Con flessione verso N, si eleva ora nella parte superiore del Vallonasso di Stroppia, alla sua sinistra orografica, su chine di magra erba e pietrame offrendo una panoramica sempre piú dettagliata sulle pareti rossastre, che si allungano dal Buc de Nubiera al Brec de Chambeyron, ove spicca in tutta la sua severitá l'enorme sperone Est del Pariàs Coupà.
Presso i 2745m. il sentiero stacca a sinistra (cartello indicatore) la diramazione per il Col de Gippiera, quindi svolta verso Nord-Est (destra) ed in breve raggiunge la spianata soprastante il Lago del Vallonasso di Stroppia (il piú grande della Valle Màira) in un luogo tra i piú ameni e suggestivi delle Alpi Cozie ove sorge il piccolo Bivacco Giuseppe Barenghi 2815m.
Questa costruzione, punto piú elevato raggiunto dall'itinerario, può ospitare normalmente 9 persone. Le chiavi sono depositate a Chiappera presso la Trattoria Colle Maurin (tel. 0171/99034). La panoramica é di primissimo ordine sulla vicina parete Est del Brec de Chambeyron e su molte delle cime che fanno da corona al Vallonasso.
Dislivello: 555m. 1130m. Ore: 2,30 ore 4.
Dal Bivacco G.Barenghi 2815m. si continua (cartello indicatore)
lungo un sentierino che, contornato il mammellone 2845m. leggermente a meridione del bivacco, con percorso in leggera discesa taglia verso Sud le chine di sfasciumi ad occidente della caratteristica Finestra di Stroppia visibilissima sulla cresta presso la quota 2984m.
Giunto nelle vicinanze (a monte) delle pozze d'acqua 2741m., il sentierino svolta verso Est e valica la depressione tra la Cima della Finestra e la Guglia Bonacossa; poi, con brevissima discesa verso N, raggiunge la conca sede del Lago della Finestra 2794m. dominato dall'alto dal foro in roccia.
Il sentiero passa presso la sponda orientale dello specchio d'acqua e raggiunge una costola intermedia che poi scende a sinistra su ripida china di terra e detriti; quindi, con arco verso E, raggiunge su pietroni il Colle dell'lnfernetto 2783m.
Ore: 1 ore: 5.
Da questo punto il percorso si svolge costantemente in discesa
Il sentiero continua ora verso destra (E) quasi scavato nel roccioso e franoso versante che delimita a S0 l'alta Valle dell'Infernetto
fino a raggiungere il canalone di detriti nerastri (innevato per buona parte dell'anno) leggermente a meridione del colle.
Usando qualche cautela si attraversa il ripido e infido canalone; poi, si segue il sentierino che serpeggia digradando sulla sua sponda destra orografica fino a raggiungere la sottostante china di massi rotti.
Oltre questo tratto un po' impervio il sentiero raggiunge i verdi e fioriti pascoli portandosi alla confluenza dei rami orientale e occidentale che separano la testata della Valle dell'Infernetto.
Divalla quindi sul fondo del vallone, con bellissima panoramica sull'alta Valle Màira, fino alla confluenza con la Valle del Maurin ove incrocia la nuova strada che sale da Chiappera.
Da questo punto si segue la vecchia strada sterrata che scende per circa 1,5 km sulla destra orografica del fondovalle fino a raggiungere il parcheggio posto al punto iniziale dell'itinerario.
Ore: 2 ore: 7.
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