ITINERARI CULTURALI
Nel vallone di Marmora e di Canosio è possibile seguire itinerari che restituiscono al visitatore attento e rispettoso i segni di un intenso popolamento e di una notevole civiltà, che nel passato hanno sfidato un ambiente stupendo, ma certamente anche duro e difficile. Gli itinerari ci guidano attraverso le borgate, che costituiscono i veri nuclei delle comunitá alpine.
Qui è possibile rendersi conto delle particolarità della vita in montagna, della presenza in passato e talvolta anche al presente di mestieri e di attività lavorative legate all'agricoltura ed alla pastorizia, di momenti comunitari e festivi...
MARMORA
Circuito delle borgate di Marmora. Dislivello: mt. 416.
Un primo itinerario prende avvio da Vernetti (capoluogo del comune di Marmora) dove una bella casa con facciata a vela, pilastro rotondo e curiosi capitelli in pietra scolpita evidenzia gia alcuni caratteri particolarissimi dell'architettura tradizionale della valle, di cui ritroveremo piú avanti altri esempi.
Di qui si prosegue per Biamondo, con il santuario sorto attorno al pilone dedicato alla Madonna (affresco datato 1543) e per la interessantissima cappella di S.Sebastiano, con notevoli affreschi del XV secolo attribuiti a Giovanni Baleison di Demonte ed il vicino mulino-segheria, purtroppo in parte crollato. Si è salvato sulla facciata l'affresco di Boneto da Paesana, che ritroveremo piú volte (fu attivo qui all'inizio dell'800) nelle altre borgate.
Un buon sentiero sale a Torello, borgata ancora abitata tutto l'anno (si notino 3 affreschi del sunnonimato Boneto). Poco lontano, a Garino, bella bifora di pietra scolpita, tamponata sulla facciata di una antica casa.
Da Torello il sentiero prosegue per Tolosano. Vi si trovano tetti a larghissime falde, la cappella dedicata a San Giorgio con affreschi in facciata, case con pilastri rotondi ed una grande costruzione pluri-familiare con interessante distribuzione degli ambienti e passaggi coperti.
Per la carrozzabile del colle del Mulo (percorsa in senso inverso) si scende ai bivio di Urzio (una breve deviazione consente di vedere una interessantissima e antica casa con facciata a vela) e di qui ad Arata. Poi, con un comodo sentiero, si sale a Reinero, alta su un costone, forse la più ricca tra le borgate di Marmora, con numerose case medievali (alcune purtroppo crollate), il grande forno in mezzo alla piazza (1577), un affresco della Sindone (1723), la vecchia sede della scuola, passaggi coperti tra stalle di inconsuete dimensioni, la chiesa dedicata a Sant'Antonio.
Da Reinero il vecchio sentiero prosegue per Parrocchia, in posizione isolata a dominare il vallone e le sottostanti borgate. L'antica chiesa, con un bel campanile,è dedicata a San Massimo. All'interno vi si trovano un'ara romana dedicata alla vittoria, un grande fonte battesimale in pietra scolpita, ancone e pale d'altare (secoli XVII-XVIII), una bella Via Crucis su tela. All'esterno: il cimitero e (sulla facciata laterale) affreschi del XV secolo.
Scendiamo, lasciando a destra la strada carrozzabile per il colle di Intersile, verso le borgate Superiore (di qui si stacca la strada napoleonica per Stroppo) Serre, Soda, Brieis, in posizione panoramica in mezzo a prati stupendi, che si attraversano per scendere a Vernetti, su antichi sentieri resi di nuovo agibili.
L'intero percorso, con le relative soste alle borgate, richiede circa 4 ore. Puó tuttavia essere interrotto e abbreviato in diversi punti, riprendendo la carrozzabiie che conduce a Vernetti.
CANOSIO
Da Canosio alle Grange Servino. Dislivello: mt. 563.
Il secondo itinerario sale piú linearmente da Canosio capoluogo nel vallone del Preit.
A Canosio merita una visita la parrocchiale, alta sulla borgata, con il portale dell'antica chiesa (ora ingresso del cimitero) ed una bella Via Crucis su tela.
Una deviazione dell'itinerario previsto conduce al colle di Canosio attraverso piccole borgate di case talvolta assai antiche e di notevole architettura, in mezzo a prati e campi già coltivati intensamente a segale. Dalla cappella in alto si gode un ampio panorama soprattutto sulle borgate di Marmora. Dal colle, poco lontano, la vista spazia verso la testata della Valle Maira.
Torniamo a Canosio capoluogo. Di là del torrente è assai interessante la borgata Lubac, dove un grande edificio racchiude al suo interno una vera e propria strada coperta che da accesso alle abitazioni, sorrette da pilastri rotondi.
La strada carrozzabile prosegue per il Preit di Canosio, antica ed in passato assai popolosa borgata, sede di parrocchia, dove si svolge ancora "la bajo" in occasione della festa del santo.
Devono essere segnalate, nella parte alta della borgata, case medioevali con facciata a vela e portali in pietra scolpita.
Risalendo ancora nel vallone si incontrano le Case Corte, centrate su un cortile coperto, con grande tetto sorretto da due colonne rotonde di oltre 12 metri di altezza.
Da qui, si sale alle abitazioni temporanee estive legate ai pascoli, come a Servino (interessante la cappella) o alle Grange Culausa, poco lontano dal luogo in cui una valanga, il 30 gennaio 1937, uccise 23 alpini del battaglione "Dronero" (come ricorda la lapide collocata sul luogo della tragedia).