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Artista di Vallata : :

CLAUDIO VIGNA
Pittore

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Un Artista in valstura

CLAUDIO VIGNA
Pittore

Borgo San Dalmazzo


Nell'avventura creativa di Claudio Vigna, giunta oggi a maturità, c'è un passaggio compiuto ed è quello che va dalla contemplazione del mondo con relativi progetti di resa pittorica alla consapevolezza del gesto artistico come automatismo generato da leggi nascoste.
La conseguenza, in un artista che pone il racconto a principio della sua poetica, è il superamento del confine - quadro dove le singole apparizioni d'immagine dichiarano sempre un'espansione "indietro - avanti" che ne conferma la natura di frammento vivo.
È dunque l'invisibile (pensiero, memoria, sogno) a rivelare il visibile nelle opere di Claudio e medium protagonista ne è il colore espresso in termini di sottigliezza materica. Egli ha scelto perciò le carte come supporto privilegiato e "campo" dei suoi lavori e l'acquarello, esile e trasparente, quale mezzo pittorico per eccellenza. È forse, tutto questo, metafora del processo secondo cui l'esperienza del "veduto" non possa mai completarsi senza l'avvenuto assorbimento nella coscienza e nella psiche dell'artista come la carta fa con inchiostri e tinte. Viene in mente Leonardo per una sua breve, enigmatica novella: "... Vedendosi la carta tutta macchiata dalla oscura negrezza dell 'inchiostro, di quello si dole; el quale mostra a essa che le parole, ch'esso sopra lei compone, essere cagione della conservazione di quella" (Codice Forster III, Londra).
Leonardo si riferiva ovviamente al linguagio verbale, tuttavia per alcuni pittori è il caso di parlare di "scrittura pittorica" quando la consistenza materica viene abbandonata per lasciare spazio al segno puro. L'equazione sfondo - immagine è risolta nell'inscindibilità alchemica dei due termini; l'attuale ricerca di Claudio Vigna sembra davvero muovere in questa direzione, non immemore dei grandi esempi estremorientali.
Di lui si è specialmente parlato in termini evocativo - fantastici di luoghi incantati che ne avrebbero catturato l'emozione di viaggiatore. Questo punto di partenza sembra ormai lontano, travolto da una germinazione di forme autonome, toccanti oltre il vedere.

Lo spirito originario vola sulla nostalgia dei primi esploratori dell'esotico, dunque anomalo nel nostro tempo così poco romantico; l'artista riscopre, senza citarli affatto, i pittori affascinati dall'Africa mediterranea sulla scia virtuale di Géricault e Delacroix e dei grandi narratori del diciannovesimo secolo per rovesciarli infine nel suo appassionato peregrinare alle soglie del terzo millennio.
I soggetti diventano comunque irrilevanti nel momento stesso in cui sono interiorizzati dall'autore, quando il cammino si compie all'interno di sé e si fonde con la storia dell'uomo.

L'idea del deserto non ha colpito a caso il pittore e tutti gli Egitti da lui sognati sono soltanto quell'oasi capovolta che presiede all'azione poetica, azzeramento della pagina cifrata e leggibile, luogo di misurazione di se stessi con l'infinito e il miraggio.

Viene così a definirsi, nei dipinti di Claudio, una componente orfica che rimanda, cromaticamente e idealmente, alle visioni segrete di Klee e Delaunay e si fa portatrice di una realtà sganciata dal tempo e dalla contingenza degli eventi.

Il senso del raccontare non va disperso nel ripiegamento interiore dell'artista: si tratta di un più alto registro del linguaggio narrativo dove lo sconfinamento nei territori dell'odissea è certo.

Ida Isoardi

Cenni biografici
Si avvicina alla pittura alla fine degli anni '70. Frequenta i corsi liberi dell'accademia d'arte di Cuneo, dove incontra il pittore Cesare Botto e ne diventa allievo. La passione per il disegno ed il racconto lo spingono ad interessarsi al mondo del fumetto.
Frequenta seminari di disegno e sceneggiatura tenuti dai fumettisti Cinzia Ghigliano e Giorgio Sommacal e dagli sceneggiatori Marco Tomatis e Piero Lusso.
Espone dal 1986 in numerose collettive
Cuneo, Saluzzo, S. Stefano Belbo, Alba, Torino, Como, Milano...

Personali:
1986 - Cuneo: galleria "Arte 90"
1989 - Pamparato: galleria "Antichi mestieri"
1990 - Cuneo: galleria "Arte 90"
1991 - Cuneo: galleria "Arte 90"
1993 - Borgo S. Dalmazzo: saletta d'arte "L'occhio"
1994 - Borgo S. Dalmazzo: saletta d'arte "L'occhio"
1995 - Cuneo: galleria "Arte 90"
1997 - La Morra: cantina comunale
1998 - Saluzzo: saletta Garnero
1999 - Saluzzo: fondazione Amleto Bertoni Saluzzo arte '99
1999 - Cuneo: "Arte 90"

Opere in permanenza presso la "Bottega d'arte" di Cesare Botto Cuneo, Via Vittorio Amedeo, 5

Claudio Vigna vive e lavora
a Borgo S. Dalmazzo (CN) in via A. De Gasperi, 4

Tel. 0171.261662- 335.5448325



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