VALLE VARAITA
(prov. Cuneo) - Piemonte - Italia

Sampeyre - Casteldelfino
Pontechianale

Il bosco
dell'ALEVE'

Tratto da : "Alevé bosco incantato"
Regione Piemonte - Assessorato tutela dell'ambiente


Alevé bosco incantato

Il bosco dell'Alevé si trova in Valle Varaita sulle pendici del Monviso, nei comuni di Sampeyre, Casteldelfino e Pontechianale.
Esso dista un centinaio di chilometri da Torino. È accessibile da Sampeyre, Pontechianale e Casteldelfino per mezzo di mulattiere e sentieri.
Ricopre una superficie di circa 825 ettari e si estende dai 1500 ai 2500 metri s.l.m.
Questo bosco è antichissimo ed era noto già agli antichi romani.
La sua caratteristica fondamentale è quella di essere il bosco di cembri più esteso delle Alpi: il termine Alevé è una parola in lingua d'oc che significa appunto bosco di cembri.
Oltre ai cembri, sono presenti anche molte altre specie vegetali tipiche della medio-alta montagna e specie animali che hanno in questo bosco il loro habitat naturale.
Nel bosco dell'Alevé sono presenti anche un certo numero di laghi, formati da nevai d'alta quota, che alimentano i ruscelli che scorrono nel bosco.
Possiamo inoltre considerare l'Alevé come uno dei migliori boschi da seme del nostro paese: i pinoli raccolti qui per conto dell'Amministrazione Forestale vengono messi a germogliare nei vivai e successivamente posti a dimora per dare vita a nuove cembrete sulle montagne italiane.
Nel bosco dell'Alevé non è consentita la caccia, mentre è invece possibile sfruttare certe zone per il pascolo di bovini e ovini.
Di seguito riportiamo alcune delle specie animali e vegetali caratteristiche del bosco dell'Alevé.


Il cembro
Il cembro è un esemplare appartenente alla famiglia delle conifere, sebbene (a differenza di abeti o larici), possieda una forma leggermente ovata anzichè conica. La catteristica distintiva del cembro sono i cinque aghi per fasceto, grazie ai quali lo si può facilmente distinguere da ogni tipo di conifera. Nel periodo estivo sono ben visibili su di esso fiori gialli rossicci che spuntano alla base dei nuovi germogli e altri di colore violaceo sulla punta dei rami: i primi sono maschili, i secondi femminili. I semi (i pinoli contenuti nelle pigne) sono troppo pesanti per essere trasportati dall'aria e spesso vengono spostati da animali di piccola taglia come ghiri, scoiattoli, topi campagnoli o nocciolaie

I licheni
Il lichene si può considerare come un fungo contenente un'alga, capace di vivere in posti proibitivi per qualunque altra specie. Ha la funzione di pianta pioniera in quanto disgrega la superficie delle rocce sulle quali si attacca. Si formano pertanto dei piccoli anfratti pieni di terriccio portato dal vento, nei quali piante più esigenti possono via via germogliare. Lo stato di salute di un bosco si può determinare dalla quantità di licheni che vi è presente: nell'Alevé vi sono licheni in gran quantità e in parecchie varietà, sintomo del benessere di questo bosco.

Il sambuco montano
Il sambuco montano è un arbusto che predilige le radure e i macereti. È caratterizzato da frutti composti da bacche rosse, un tempo utilizzati dai montanari come rimedio contro il raffreddore.

Il rododendro
Il rododendro è il simbolo delle Alpi e trova nella cembreta un ambiente ideale. Può proliferare nel sottobosco come sulle pietraie a quote elevate. È un cespuglio sempreverde dai fiori colore rosa porporino. Il suo nome deriva dai termini greci "Rhodon"(rosa) e "dendron"(albero).

La cincia mora
La cincia mora, riconoscibile per la macchia bianca sulla nuca, è la più piccola di tutte le cincie. Si nutre cacciando gli insetti che vivono sulle pigne e i licheni che avvolgono i rami dei cembri.

Il picchio rosso
Il picchio rosso martella il tronco dei cembri per scavare il nido e per cacciare gli insetti che vivono nella corteccia di questa conifera. Si è osservato che questo particolare volatile è in grado di martellare sulla corteccia a una velocità di circa 25 Km/h. Sebbene l'impatto risulti piuttosto violento, il picchio non ne patisce le conseguenze grazie a muscoli ammortizzatori presenti sul cranio.

La nocciolaia
La nocciolaia è un volatile di piccole dimensioni goloso di pinoli. Durante l'estate la nocciolaia fa provvista di pinoli per l'inverno e li nasconde. Spesso non li recupera dal nascondiglio e pertanto in primavera i pinoli germogliano.

La cinciallegra
La cinciallegra è caratterizzata da una striscia nera in mezzo al petto. Ama cantare e appendersi ai rami in posizioni acrobatiche.

Il rampichino
Il rampichino alpestre è caratterizzato dal piumaggio mimetico che ne rende difficile l'individuazione. Costruisce il nido nelle cavità e nelle fessure degli alberi.

La civetta capogrosso
La civetta capogrosso è caratteristica del bosco dell'Alevé. Questa particolare specie si differenzia dalla civetta comune per la taglia leggermente maggiore, e per le grandi dimensioni del capo. Nidifica nei buchi scavati dai picchi e si ciba di arvicole. È difficile da vedere.

Il gufo
Il gufo è un rapace notturno e si ciba di piccoli roditore, rettili e uccelli di piccole dimensioni. Il suo piumaggio soffice gli consente di volare senza far rumore e quindi cogliere di sorpresa la preda.

Le formiche
Nel bosco dell'Alevé sono presenti un buon numero di formicai. Essi si allungano sotto terra per profondità che vanno dai 50 centimetri a 2 metri. La società delle formiche rosse è costituita da tre classi: le femmine feconde, i maschi e le femmine non feconde (operaie e soldati). La formica rossa è utilissima per l'ecosistema del bosco in quanto essa caccia centinaia di insetti nemici dei cembri, degli abeti e dei larici

L'apollo delle Alpi
L'apollo delle Alpi è un tipo di farfalla caratterizzato da ali bianche puntate di rosso. È possibile scorgerlo di buon mattino adagiato in un posto ben soleggiato con le ali spiegate. Come molti lepidotteri diurni infatti anche l'apollo delle Alpi ha bisogno di scaldar la muscolatura delle ali prima di poter spiccare il volo.

Il carabo nero
Il carabo nero è un divoratore di insetti, bruchi e larve. Quando caccia, il carabo palpa con le antenne il terreno e insegue la preda. Una volta raggiunta, la afferra per il ventre con le mandibole affilate e dopo aver praticato alcune incisioni, inietta nel corpo della vittima del succo gastrico in modo da potersi nutrire più facilmente.

La vipera
La vipera predilige come habitat le radure ben esposte e le pietraie assolate. È di atteggiamento schivo, non aggressivo. Attacca solo per difesa se viene colta di sorpresa, pertanto è consigliabile camminare facendo rumore in modo da farla allontanare. Il suo morso è velenoso.

Lo scoiattolo
Lo scoiattolo è un roditore dotato di grande agilità e ghiotto dei pinoli che si trovano nelle pigne dei cembri.

La marmotta
La marmotta è un animale apparentemente pigro che ama stare disteso in prati o pietraie ben esposte a godersi il sole. Quando avverte un pericolo, la marmotta emette un poderoso fischio e fugge precipitosamente.

Il cinghiale
Il segno caratteristico del passaggio di questo animale è la presenza di terriccio smosso. Infatti il chinghiale è goloso di tuberi e radici e per procurarseli rivolta la terra con le zanne. Queste arature facilitano la crescita del bosco: infatti le pigne coperte dalle zolle rimosse in primavera germogliano dando origine a nuove piante di cembro. I cinghiali si nutrono anche di pigne e funghi.

Tratto da : "Alevé bosco incantato"
Regione Piemonte - Assessorato tutela dell'ambiente


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