Il cembro
Il cembro è un esemplare appartenente alla famiglia delle conifere, sebbene
(a differenza di abeti o larici), possieda una forma leggermente ovata anzichè
conica. La catteristica distintiva del cembro sono i cinque aghi per fasceto,
grazie ai quali lo si può facilmente distinguere da ogni tipo di conifera.
Nel periodo estivo sono ben visibili su di esso fiori gialli rossicci che
spuntano alla base dei nuovi germogli e altri di colore violaceo sulla punta
dei rami: i primi sono maschili, i secondi femminili.
I semi (i pinoli contenuti nelle pigne) sono troppo pesanti per essere
trasportati dall'aria e spesso vengono spostati da animali di piccola taglia
come ghiri, scoiattoli, topi campagnoli o nocciolaie
I licheni
Il lichene si può considerare come un fungo contenente un'alga, capace di
vivere in posti proibitivi per qualunque altra specie. Ha la funzione di pianta
pioniera in quanto disgrega la superficie delle rocce sulle quali si attacca.
Si formano pertanto dei piccoli anfratti pieni di terriccio portato dal vento,
nei quali piante più esigenti possono via via germogliare.
Lo stato di salute di un bosco si può determinare dalla quantità di licheni
che vi è presente: nell'Alevé vi sono licheni in gran quantità e
in parecchie varietà, sintomo del benessere di questo bosco.
Il sambuco montano
Il sambuco montano è un arbusto che predilige le radure e i macereti. È
caratterizzato da frutti composti da bacche rosse, un tempo utilizzati dai
montanari come rimedio contro il raffreddore.
Il rododendro
Il rododendro è il simbolo delle Alpi e trova nella cembreta un ambiente ideale.
Può proliferare nel sottobosco come sulle pietraie a quote elevate. È un
cespuglio sempreverde dai fiori colore rosa porporino. Il suo nome deriva dai termini
greci "Rhodon"(rosa) e "dendron"(albero).
La cincia mora
La cincia mora, riconoscibile per la macchia bianca sulla nuca, è la più piccola
di tutte le cincie. Si nutre cacciando gli insetti che vivono sulle pigne
e i licheni che avvolgono i rami dei cembri.
Il picchio rosso
Il picchio rosso martella il tronco dei cembri per scavare il nido e per cacciare
gli insetti che vivono nella corteccia di questa conifera.
Si è osservato che questo particolare volatile è in grado di martellare sulla
corteccia a una velocità di circa 25 Km/h. Sebbene l'impatto risulti piuttosto
violento, il picchio non ne patisce le conseguenze grazie a muscoli ammortizzatori
presenti sul cranio.
La nocciolaia
La nocciolaia è un volatile di piccole dimensioni goloso di pinoli.
Durante l'estate la nocciolaia fa provvista di pinoli per l'inverno e li
nasconde. Spesso non li recupera dal nascondiglio e pertanto in primavera
i pinoli germogliano.
La cinciallegra
La cinciallegra è caratterizzata da una striscia nera in mezzo al petto. Ama
cantare e appendersi ai rami in posizioni acrobatiche.
Il rampichino
Il rampichino alpestre è caratterizzato dal piumaggio mimetico che ne rende
difficile l'individuazione. Costruisce il nido nelle cavità e nelle fessure
degli alberi.
La civetta capogrosso
La civetta capogrosso è caratteristica del bosco dell'Alevé. Questa particolare
specie si differenzia dalla civetta comune per la taglia leggermente maggiore, e
per le grandi dimensioni del capo. Nidifica nei buchi scavati dai picchi e
si ciba di arvicole. È difficile da vedere.
Il gufo
Il gufo è un rapace notturno e si ciba di piccoli roditore, rettili e uccelli
di piccole dimensioni. Il suo piumaggio soffice gli consente di volare senza
far rumore e quindi cogliere di sorpresa la preda.
Le formiche
Nel bosco dell'Alevé sono presenti un buon numero di formicai. Essi si allungano
sotto terra per profondità che vanno dai 50 centimetri a 2 metri.
La società delle formiche rosse è costituita da tre classi: le femmine feconde,
i maschi e le femmine non feconde (operaie e soldati).
La formica rossa è utilissima per l'ecosistema del bosco in quanto essa caccia
centinaia di insetti nemici dei cembri, degli abeti e dei larici
L'apollo delle Alpi
L'apollo delle Alpi è un tipo di farfalla caratterizzato da ali bianche puntate
di rosso. È possibile scorgerlo di buon mattino adagiato in un posto ben soleggiato
con le ali spiegate. Come molti lepidotteri diurni infatti anche l'apollo delle
Alpi ha bisogno di scaldar la muscolatura delle ali prima di poter spiccare
il volo.
Il carabo nero
Il carabo nero è un divoratore di insetti, bruchi e larve. Quando caccia, il
carabo palpa con le antenne il terreno e insegue la preda. Una volta raggiunta,
la afferra per il ventre con le mandibole affilate e dopo aver praticato alcune
incisioni, inietta nel corpo della vittima del succo gastrico in modo da
potersi nutrire più facilmente.
La vipera
La vipera predilige come habitat le radure ben esposte e le pietraie assolate.
È di atteggiamento schivo, non aggressivo. Attacca solo per difesa se viene
colta di sorpresa, pertanto è consigliabile camminare facendo rumore in modo da
farla allontanare. Il suo morso è velenoso.
Lo scoiattolo
Lo scoiattolo è un roditore dotato di grande agilità e ghiotto dei pinoli che
si trovano nelle pigne dei cembri.
La marmotta
La marmotta è un animale apparentemente pigro che ama stare disteso in prati
o pietraie ben esposte a godersi il sole. Quando avverte un pericolo, la marmotta
emette un poderoso fischio e fugge precipitosamente.
Il cinghiale
Il segno caratteristico del passaggio di questo animale è la presenza di
terriccio smosso. Infatti il chinghiale è goloso di tuberi e radici e per
procurarseli rivolta la terra con le zanne. Queste arature facilitano la
crescita del bosco: infatti le pigne coperte dalle zolle rimosse in primavera
germogliano dando origine a nuove piante di cembro. I cinghiali si nutrono
anche di pigne e funghi.