VALLE GRANA
(prov. Cuneo) - Piemonte - Italia
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LENTICCHIA

della Valle Grana


Le lenticchie sono ritornate ad essere coltivate, negli areali di Caraglio e della Valle Grana, dopo una lunghissima assenza, tanto da essere diventata una coltura dimenticata.
La coltivazione della lenticchia era ampiamente diffusa sulle nostre colline e montagne, proprio per la sua rusticità e alto valore proteico, dal medioevo (se non prima) fino agli anni 50-60 dello scorso secolo. Era poi oggetto di scambio con il riso ed era molto ricercata per le ottime qualità.
E’ importante che lungimiranti ristoranti di qualità e negozi di valle contribuiscano a far conoscere le produzioni tipiche del nostro territorio attraverso i loro menù o con la locale promozione diretta.
“La lentìjos, la lentjia, la lenticchia” è il nome comune con in quale viene chiamato il seme contenuto in un piccolo baccello della Lens esculenta Moench. Appartiene alla famiglia delle leguminose ed è una delle più antiche piante alimentari che l’uomo abbia conosciuto, Proviene dal medio-oriente (probabilmente Siria e Iraq)e si è diffusa già agli albori della civiltà, in tutto il mondo.
I semi secchi di lenticchia costituiscono un ottimo alimento per l’uomo, ricco di sali minerali e proteine)
La lenticchia è coltura diffusa nelle aree svantaggiate a clima temperato, semi-arido dove, grazie alla brevità del ciclo,(per tale motivo diffusamente coltivata sulle nostre montagne) riesce a dare produzioni soddisfacenti e di alto valore alimentare. Inoltre i residui della trebbiatura sono di alto valore alimentare per gli animali domestici, specialmente i conigli a cui conferisce ottimo sapore alle carni.


LA LENTICCHIA DELLA VALLE GRANA : CENNI STORICI
La coltivazione della lenticchia, in Valle Grana, risale al Medioevo. Tuttavia la prima notizia certa risale alla metà del secolo XVIII (1753) dove viene citata, nel rapporto dell’intendente Brandizzo, come coltura inserita nella rotazione agraria per la produzione della canapa, in quel di Pradleves.
Successivamente è menzionata nella testimonianza di un evento del 1816 legato alla storia di Caraglio.
Ma la riscoperta di questa antica produzione è stata possibile grazie alla testimonianza di Giovanni Reinero, abitante a Montemale, il quale raccontò come ancora negli anni cinquanta del secolo scorso queste venissero coltivate diffusamente nei territori assolati della Valle Grana.
Dalla primavera del 2009 le lenticchie sono ritornate a vegetare e produrre nelle nostre terre il suo ottimo frutto. Dapprima, sperimentalmente sulla collina di Caraglio e Bottonasco poi, visti gli ottimi risultati qualitativi e anche quantitativi, la coltivazione si è ampliata coinvolgendo altre aziende della Valle Grana.
Si sta quindi sviluppando un mercato tipico, di nicchia e di valida integrazione nell’economia della piccola azienda montana e pedemontana. Inoltre è una coltivazione che si adatta, anzi si esalta, nei terreni marginali e nella consapevole rotazione agraria delle colture.


LA LENTICCHIA DELLA VALLE GRANA: QUALITA’ E UTILIZZI
La lenticchia è una pianta che esalta le sue qualità se coltivata su terreni argillosi e sopporta bene sia il calore che la carenza di idrica. Per tali motivi potrebbe essere utilmente seminata in quei terreni marginali e poco sfruttati che caratterizzano le colline e le montagne della nostra Valle. La tecnica di coltivazione si sta perfezionando ed è possibile l’uso di una meccanizzazione utile a dimezzare i costi di produzione senza influire negativamente sull’ecosistema naturale e senza l’impiego di prodotti inquinanti e deleteri come pesticidi e diserbanti.
La lenticchia coltivata in Valle Grana è di sapore squisito specialmente se cucinata previo un ammollo di almeno sei ore in acqua. Esprime, nel gusto, un lieve ma avvolgente e particolare sentore di nocciola selvatica; probabilmente originato dalle peculiarità delle nostre terre e dal clima locale. Questi elementi naturali le rendono uniche.
Alcuni consigli per esaltarne la qualità sono:
aggiungete qualche goccia di limone nell’acqua di ammollo, renderà la lenticchia più vivace e le sue proprietà vitaminiche più assimilabili; salate a fine cottura. Se non procedete all’ammollo lavatele comunque per eliminare la fine polvere delle lavorazioni.


Az agric Cascina Rosa Caraglio LENTICCHIA della Valle Grana
  • Mauro Giordano - via Valgrana 38 - Caraglio
    Tel : 0171619272
  • Cascina Rosa - fraz. Bottonasco - Caraglio
    Tel : 0171619741
    E.Mail : chiara.alciati@libero.it

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