La Grande Cresta che parte dalla Cima del Mottàs, quota 2545 metri, e si conclude con il Monte Loson, quota 2644 metri, conta una quantità innumerevole di belle cime, sfiorando, grazie ad alcune di esse, i 2900 metri di quota.
La Testa dell’Assietta, la Gran Pelà, il Ciantiplagna, il Pelvo, l’Orsiera, la Cristalliera, il Rocciavré ed il Robinet sono solo i nomi principali di questa “lunga cerniera”, a piccole e grandi punte, che funge da spartiacque tra la Val Susa e la Val Chisone, coinvolgendo anche la Val Sangone. E che unisce l’Alta Montagna con i Piccoli Monti che, per primi, si incontrano uscendo da Torino.
Il Parco Regionale Naturale della Alpi Cozie vigila silenzioso ma con attenzione, sull’incolumità di questa porzione di montagne quasi incontaminate.
Il Rifugio Casa Assietta ed il Rifugio Selleries si sono naturalmente presi “per mano”, con il sogno di proseguire d’ora in poi la loro camminata. Insieme.
Il progetto che abbiamo in mente, ha come obbiettivo il riuscire a proporre i due rifugi e questa piccola fetta di Alpi Cozie, come un antico scrigno, mai completamente svelato, zeppo di cristalli preziosi. Un piccola tesoro che, secondo noi, è ancora lì da scoprire.
Percorrendo la Grande Cresta si possono osservare, con dovuta riverenza ed oculato stupore, il Massiccio degli Ecrins del vicino Delfinato. Il Rocciamelone e l’Ambin dirimpettai verso la Val Susa. Il Monviso e la sua maestosa Catena verso la Val Pellice e la Val Po. In lontananza, verso sud, le Alpi Marittime e le Alpi Liguri. Verso nord, Gran Paradiso, Monte Rosa e Cervino. Al termine della Traversata sulla Grande Cresta, giunti al Rocciavré poi al Robinet, pare quasi possibile, per magia, spiccare un salto e sorvolare Torino e la pianura piemontese.
A ben guardarli, il Selleries e Casa Assietta, sono due realtà molto differenti.
Piccolo, Essenziale e Posato in Cima alle Montagne il Rifugio Casa Assietta.
Grande, Comodo ed Incastonato ai Piedi delle Montagne il Rifugio Selleries.
Ma la Grande Cresta, di cui parlavamo poc’anzi, li unisce indissolubilmente.
Per gli alpinisti che amano le Cavalcate sul Crinale, in stile e con sapore vagamente retrò, partendo della Cima del Mottàs ed arrivando al Monte Loson, è possibile portarsi a casa un bel trofeo che aggiungerà prestigio al loro carnet alpinistico. Una sfida di tutto rispetto, da affrontare ben preparati e predisposti alla “tribolazione”.
Anche la Strada dell’Assietta fa da collante solido per questo territorio alpino e per i due rifugi. Non dobbiamo aggiungere nulla ai racconti che motociclisti e fuori stradisti di mezza Europa, hanno già esposto in ogni modo, attraverso le loro fotografie ed i loro filmati facilmente recuperabili in rete.
La Banda del Selleries, piccolo ma collaudato e compatto gruppo di “gente di montagna”, si è guadagnata, lavorando con appassionata umiltà, un po’ di fiducia fra i cultori delle Terre Alte. Da oggi, divenuta anche Banda dell’Assietta, ha un po’ di lavoro in più d affrontare. Un’altra scommessa. Un rompicapo da qualcuno, che ce l’ha detto schiettamente sul muso, giudicato non risolvibile. Una sfida, minima rispetto alle Cose Importanti del Mondo, ma per noi grande e difficile, e, al tempo stesso, stimolante ed avvincenti... fsaugurandoci di esserne all’altezza.
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