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Prali
Si fa derivare il suo nome dal termine, in occitano alpino, “Prà”.
Indicando i numerosi prati da cui il paese è circondato.
Ultimo comune della Val Germanasca, si trova in una splendida conca nella quale scorrono il fiume che dà il nome alla valle ed il torrente Envie.
Centro turistico rinomato: in inverno per le sue piste di sci alpino e per i suoi percorsi di sci nordico; in estate per le sue escursioni, le sue cime ed i suoi paesaggi incontaminati.
Anche la sua storia è essenzialmente legata a quella valdese: il Sinodo di Praly, insieme a quello di Chanforan (Val Pellice), decisero l’adesione del valdismo alla Riforma Protestante.
Molto importanti, per l’economia valligiana del secolo scorso, le sue miniere di talco.
Attualmente divenute, grazie al Progetto Scopriminiera, un’attrazione turistica internazionale.
Da visitare il Museo Valdese e l’Eco Museo Sopriminiera.
Molto bella l’escursione che da Bout du Col porta al Rifugio Lago Verde ed all’omonimo lago.
Da non perdere le camminate nel Vallone dei Tredici Laghi, sulle rive di alcuni di essi si possono ancora vedere alcuni cannoni napoleonici.
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