Nell'alta val Varaita
L'origine del toponimo si ricollega,secondo alcuni, alla divinità celtica "Belenus", l'Apollo
dei romani, mentre è più probabile la sua derivazione dal francese medievale "belins",
pecore, data l'importanza dell'allevamento ovino.
Il vallone era anticamente soggetto ai signori di Busca e di Venasca, passò poi
sotto i marchesi di Saluzzo per diventare parte dei domini dei Delfini di Vienne.
Sotto questi Bellino, con i vicini comuni dell'alta val Varaita,
Casteldelfino e Pontechianale, e i territori d'oltralpe facenti capo a Briançon,
entrò a far parte degli Escartouns, comunità con
ampia autonomia nei confronti dei Delfini. Passò poi sotto il dominio sabaudo.
Il centro piú importante è borgata Chiesa, costituito da un gruppo di begli
edifici raccolti intorno alla Chiesa di San Giacomo.
Nella borgata di Celle si trova la Parrocchiale settecentesca.
Sulle case sono interessanti affreschi settecenteschi, probabili opere di
artisti locali.
Economia
Profondamente segnato dall'emigrazione Bellino ha un'economia basata essenzialmente
sull'agricoltura e sull' allevamento.