Cenni storici
Il comune di Venasca si trova all'inizio della Val Varaita.
Il toponimo, di origine preromana,è da ritenersi dervante
dal nome Venna, antico proprietario di terreni, con aggiunta del
suffisso di appartenenza " ascus".
Terra dei marchesi di Saluzzo, Venasca
fu sede di mercato settimanale fin dal Quattrocento.
Nella prima metà del Cinquecento Venasca fu uno dei piu' importanti centri
per la lavorazione del ferro ricavato dalle miniere dell'alta valle.
Nel Settecento si sviluppò il commercio della tela e l'industria della seta
La filanda cessò la sua attività alla fine dell'Ottocento.
I monumenti
Il borgo è dominato dall'imponente Parrocchiale di Santa Maria
Assunta(XVIII sec) Accanto alla chiesa sorge l'antico
Palazzo comunale, eretto fra il 1776 e il 1778 su disegno di Michele Borda.
Sulla piazzetta di fronte alla parrocchia vi è
un bel Palazzo signorile quattrocentesco rimaneggiato successivamente.
La Chiesa dei Santi Filippo e Giacomo fu sede della Confratemita del Gonfalone.
Interessanti sono anche le numerose cappelle sparse sul
territorio comunale, come la Cappella di
Sant'Antonio, quella di Sant'Anna e quella di San Firmino.
Al di là del ponte sul Varaita è la secentesca Cappella di San Carlo,eretta
dopo la grande peste del 1630.
Attraversato il Varaita sulla strada che conduce ad Isasca si incontra il
piccolo Santuario di Santa Lucia, ricco di testimonianze votive. A Bricco, infine,
sorge la piccola Parrocchiale della Visitazione di Maria Vergine.
Economia
Venasca é uno dei centri più attivi della valle.
L'economia è legata all' allevamento, all'agricoltura ed in particolare
alla frutticoltura e alla lavorazione del legname.
L'artigianato del legno assorbe manodopera locale.