Cenni storici e artistici
Situato nella bassa val Po, il comune si estende sui due versanti
della valle.
Sanfront è citato per la prima volta come "ad Sanctum Frontinianum" nel
1075, successivamente i documenti riportano il nome come "Terra Sancti Frontis"
(1206) e "in San.... Fronte" (1237).
Soggetto dapprima ai signori di Revello, Sanfront passò ai marchesi di Saluzzo.
Sanfront è ricordato anche per essere
stato teatro delle guerre di religione nei
primi anni del XVI secolo: nel 1511 alcuni eretici furono giustiziati per
ordine della marchesa Margherita di
Foix. Sorsero in quel periodo delle fonderie per la lavorazione del ferro
collegate con quelle della vicina Paesana.
Nel Settecento vennero impiantate alcune seterie.
I beni artistici
Il borgo conserva ancora un'impronta ottocentesca.
La Parrocchiale di San Martino venne
consacrata nel 1494. Ampliata nell'Ottocento,
la chiesa conserva tuttavia l'originale struttura gotica.
Il centro del paese ha ancora tutti i portici medioevali, con basse volte, sui quali si aprono le porte di
antichi negozi.
Verso la piazza è la Chiesa della Confraternita del Gonfalone.
Interessanti itinerari escursionistici portano alla sommità del Mombracco.
Vicino a Rocchetta si trovano numerosi ripari sotto la roccia, detti "balme",
abitati in epoca preistorica.
L'economia
L'economia di Sanfront è essenzialmente agricola, altre attività sono la
lavorazione del legno e della pietra.